L’occlusione dentale sembra poter svolgere un ruolo importante sulla postura del corpo. Alla luce delle più recenti acquisizioni sembra accertato che una malocclusione possa effettivamente ripercuotersi in senso “discendente” sull’atteggiamento posturale.
Gnatologia: scienza che studia i rapporti tra le arcate dentarie, i mascellari, il comportamento di tutto il sistema masticatorio compresi muscoli, articolazione Temporo-mandibolare, sistema nervoso e denti. Prevede diagnosi e cura delle disfunzioni articolari.
Postura: insieme delle relazioni posizionali del corpo nello spazio, se armonica il corpo è in equilibrio, se alterata produce dismetrie
Gnatologia Sportiva: specializzazione della gnatologia allo scopo di prevenire insulti e traumi al sistema masticatorio in seguito all’attività agonistica; inoltre si prefigge migliorando la postura di favorire il recupero del rilassamento ed il miglioramento delle prestazioni in seguito ad uno sforzo muscolare.
Quando i denti sono in posizione di riposo fisiologico, i muscoli come collo,testa, torace e addome
sono rilassati, consentendo a tutti gli altri muscoli di funzionare ad un livello superiore (aumentando la prestazione e diminuendone l’affaticamento).
Quando la mandibola è rilassata e scende leggermente in avanti, amplia le vie respiratorie. L’aumentato ingresso di ossigeno consente di liberare (sciogliere) i muscoli coinvolti nello sforzo fisico, compresi quelli della schiena e addome, per il reclutamento di forze utilizzate per l ‘ attività sportiva . Studi Nazionali e Internazionali hanno dimostrato che gli atleti una volta dotati di BITE o PLACCHE a protezione della bocca mostrano migliorato l’equilibrio, la rotazione, la forza e la resistenza globale
BITE
– Aumento del 12 % della velocità;
– 25% in meno di produzione di acido lattico;
– Aumento resistenza;
– Aumentato Target per tutte le attività sportive;
Negli ultimi anni, tra gli atleti delle più svariate discipline, si è sempre più diffuso l’impiego del bite , il dispositivo intraorale che funge da cuscinetto tra le arcate dentarie, utilizzato per tutte le problematiche posturali legate al rapporto tra testa, colonna vertebrale e arti superiori ed inferiori. Citiamo ad esempio :
Tiger Woods Golf;
Cristiano Ronaldo Calcio;
Valentino Rossi MotoGP;
Mike Tyson Boxe;
Manny Ramirez Los Angeles Dodgers (Nba);
Del rapporto tra occlusione e postura nello sport si parla già da molto tempo, ma negli ultimi anni si sta realmente prendendo coscienza di quanto la malocclusione possa effettivamente ripercuotersi sull’atteggiamento posturale dell’atleta, compromettendo così la prestazione e aumentando il rischio di infortuni.
Negli sportivi di alto livello soprattutto, anche una minima variazione di equilibrio si può tradurre in variazioni dell’intensità della forza e delle capacità di coordinazione, oltre a provocare l’insorgere di uno stato di tensioni muscolari che si ripercuotono negativamente sull’intero corpo, diminuendone le potenzialità atletiche globali.
Ecco che il bite diventa lo strumento in grado di migliorare in maniera assolutamente naturale le prestazioni degli atleti, proprio perchè con l’ottimizzazione dei rapporti posturali si ottengono molteplici benefici tra i quali un minor consumo di energia e una migliore espressione della forza fisica e mentale. Il sistema motorio dell’uomo è organizzato per contrastare due forze: quella di gravità e quella centrifuga.
La postura, cioè la posizione che il corpo assume per contrastare tali forze, richiede un costante adattamento. La postura è condizionata dalla testa e dai muscoli della masticazione e del collo che sono in stretta relazione tra loro e interagiscono direttamente con la muscolatura delle spalle. Ecco perché un’interferenza dell’occlusione dentale è in grado di compromettere la postura determinando disequilibrio muscolare e minor rendimento.
Per eliminare tali interferenze nasce il bite, che bilancia l’occlusione, riequilibra la postura, ripristina la coordinazione motoria migliorando l’efficienza e il rendimento.
Il Bite riequilibra la postura, eliminando le forze dentali, di conseguenza tutti i muscoli del corpo lavorano in modo equilibrato e sinergico cooperando fra loro per rendere efficiente la prestazione della macchina uomo
Il Bite annulla le forze parassite generate dalle contratture muscolari che consumano energia senza produrre lavoro utile. In tal modo tutte le sinergie del corpo vengono indirizzate esclusivamente all’attività muscolare utile alla performance.
Il Bite permette di produrre un maggiore lavoro utile a parità di sforzo e dispendio energetico.
Il Bite diminuendo lo stress, aumenta la capacità massima di concentrazione.
Il Bite protegge la superficie dei denti, ammortizza le vibrazioni e rilassa le fasce muscolari; riducendo così il dolore ai muscoli della mandibola e del collo.
Funzionamento del Sistema
Quando si è concentrati, tesi o nervosi, involontariamente si stringono i denti; e per un atleta avviene quando ci si allena e gareggia, è naturale e involontario. Fa parte del “combatti o fuggi” del cervello. Nonostante questo meccanismo di vigilanza occlusale sia naturale il serrare i denti e i mascellari induce compressione delle Articolazioni temporo-mandibolare (ATM), innescando il rilascio di quantità in eccesso di ormoni come il cortisolo minando la performance; ciò produce stress, stanchezza e distrazione. Ancora, quando la mandibola subisce un impatto, l’energia può essere trasmessa alla testa, questa energia cinetica causa microtraumi che si propagano lungo il core
Con l’ utilizzo del byte si previene il serramento dei denti e si permette di alleviare la pressione sull’ ATM.. Così cessa la liberazione degli ormoni negativi in eccesso e gli effetti che dissipano l’energia, in modo che il corpo può ora liberare TUTTE le sue potenzialità.
L’atleta ha la necessità di dare il massimo nelle prestazioni e necessariamente pone grande attenzione ai programmi di allenamento. Durante la gara, mediante il meccanismo dello stress (attivazione dell’ortosimpatico), si libera adrenalina e noradrenalina, influenzando tra l’altro stati emozionali (sofferenza, paura, aggressività, rabbia).
Le conseguenze sono:
Aumento della gittata cardiaca e della pressione arteriosa;
Aumento del flusso di sangue a cuore e muscoli scheletrici;
Aumento del metabolismo energetico e della temperatura corporea;
Aumento della glicemia, azione catabolica.
Nessun atleta o preparatore si sognerebbe mai di rinunciare a questo “potenziamento di muscoli scheletrici e del cuore”, che avviene per lo stress così detto fisiologico (eustress). L’ideale, finita la gara, sarebbe che, sofferenza, paura, aggressività e rabbia finissero immediatamente, in modo da consentire all’atleta di recuperare e riposare dalla fatica, ripristinando al massimo la riserva energetica e recuperando il relax necessario (fase di ristoro attraverso meccanismi vagali e parasimpatici).
Se tra una prestazione e l’altra non si ha questo recupero delle risorse, si va incontro a una fase detta “distress” (stress cronico) che può danneggiare l’atleta.
Serrando i denti per 30 secondi, si aumenta la pressione di 3,2 mm di mercurio, serrando per un minuto la pressione va incontro ad un aumento di 5,5 mm di mercurio.
Questi dati aggiunti agli esperimenti fatti indicano che i muscoli della masticazione hanno un ruolo importante nell’armonia del sistema stress (contrazione muscoli masticazione) e relax (stretching dei muscoli mandibolari).
Programmazione e Flusso di lavoro
La gnatologia sportiva è pur sempre una sottobranca della GNATOLOGIA e perciò sottostà alle regole di qualsiasi atto medico. Ciò prevede la coesistenza di un problema, la Diagnosi e Terapia.
In breve, è necessaria una valutazione integrale dell’Atleta con una Visita e Anamnesi (raccolta Dati). La visita è perno fondamentale di tutto il ragionamento e prevede una analisi della situazione dentale, eventuali malocclusioni destabilizzanti, eventuali Dismetrie (anomalie della Postura) ed eventuali contratture e strappi muscolari non solamente nel distretto facciale.
A questo punto sono possibili due evenienze:
1) Atleta sano;
2) Atleta disfunzionale.
Nel primo caso si procede con l’applicazione di bite con rialzi durante l’allenamento e gara con monitoraggio delle sue condizioni (POWER SHOCK – Bite Prestazionale).
Nel secondo caso oltre all’uso di un bite prestazionale, nelle ore di riposo notturno e in alimentazione va usata una Placca rigida con guide occlusali di stabilizzazione e tutto l’iter che la GNATOLOGIA prevede.
Ogni Uomo possiede un potenziale energetico X, che usa per mantenersi in piedi ed in equilibrio e per eseguire un determinato movimento. Se una parte cospicua di questa energia viene dissipata nella prima parte, il sistema va in deficit; se al contrario si risparmia questa quota energetica si avrà un guadagno netto di prestazione. La gnatologia sportiva non serve a produrre super uomini o super atleti ma a sbloccare un QUANTO energetico che ogni uomo possiede dedicandolo allo sforzo fisico prolungato o istantaneo.