Apnee notturne nei bambini: ecco come riconoscere i sintomi e decidere la cura più adatta
Russamento e sonno agitato di notte. Tendenza a respirare dalla bocca, cefalea mattutina, pipì a letto e comportamenti anomali durante il giorno, come iperattività e scarsa concentrazione a scuola.
Potrebbero essere i sintomi della sindrome ostruttiva del sonno. Le apnee notturne dei bambini, in- fatti, non devono essere sottovalutate. Comportano il fatto che durante la notte si verifica un blocco temporaneo del passaggio di aria nelle vie aeree superiori, con l’insorgenza di altri sintomi specifici.
Casi in cui, quindi, è consigliabile consultare il pediatra, che potrà raccomandare una visita presso
specialisti nei disturbi del sonno oppure odontoiatri pediatrici e otorinolaringoiatri. Siccome le cause che determinano le apnee notturne nei bambini possono essere diverse, il trattamento varia in base al singolo bambino e alla situazione d’insieme. Tanto per fare qualche esempio, in alcuni casi è necessaria l’asportazione di adenoidi e tonsille, in altri si rende necessario l’utilizzo di dispositivi odontoiatrici che correggono difetti nel palato o nella mandibola.
«Per avere una diagnosi corretta, poi – spiega la dott.ssa Simonetta Carzino, titolare dell’omonimo studio di via Della Fontana ad Asti – esiste anche un esame specifico che si chiama polisonnografia. Consiste nella registrazione delle varie fasi del sonno durante la notte per tenere sotto controllo i parametri fisiologici del bimbo (movimenti del torace, quantità di ossigeno nel sangue, onde cerebrali…). Un esame che però, pur non essendo invasivo, non può essere effettuato sui bambini di età inferiore ai tre anni».
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla dott.ssa Simonetta Carzino dell’omonimo studio (odontoiatria, ortodonzia, medicina del sonno, protesi dentale), via della Fontana 13, Asti, tel. 0141/ 351852, sito internet: www.simonettacarzino.it.